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Il PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) ha previsto la possibilità che le Città Metropolitane possano attivare investimenti per migliorare le aree urbane degradate. Con i Piani Urbani Integrati, così come previsti dalla Missione 5 del PNRR al Capitolo 2, le Città Metropolitane possono finanziare interventi vari tra cui la riqualificazione e la realizzazione di infrastrutture e servizi utili alla persona e alla collettività, investire per rendere più sicure le aree vulnerabili, dare opportunità alla cittadinanza e prevenire situazioni di pericolo.
La buona notizia per il mondo del non profit è che il Decreto del Ministero dell’Interno del 6 dicembre 2021, già pubblicato in Gazzetta Ufficiale, prevede che le Città Metropolitane possono attuare investimenti per interventi a partire da 50 milioni di euro anche in modalità di co-progettazione tra Pubblica Amministrazione e Terzo settore.
Il Terzo settore viene quindi considerato un facilitatore del cambiamento a beneficio dell’interesse generale. La Missione 5 Capitolo 2 del PNRR si intitola infatti “Infrastrutture sociali, famiglie, comunità e Terzo settore” e contempla in modo specifico la co-progettazione e la co-programmazione degli interventi, in linea con quanto previsto all’articolo 55 del Codice del Terzo settore.
Le tipologie di interventi finanziabili sono specificare all’articolo 2 del Decreto e si mirano alla rivitalizzazione delle aree urbane e sulla creazione di città intelligenti, a misura di persona. In particolare, le risorse impiegate dovranno servire per: