| ||
Pedalando tra le bellezze del Piemonte per aspettare il Giro.
Aspettando il Giro, abbiamo preso spunto dai tanti percorsi proposti solitamente ai cicloamatori e ne abbiamo selezionati cinque, con varie caratteristiche e vari gradi di difficoltà. Diverse le attrazioni e i luoghi di interesse storico e turistico lungo i percorsi. Senza dimenticare, ovviamente, il vino. Il vero Re di questa regione tutta da pedalare e gustare.
da Alba si prende la strada ciclabile per Roddi. Qui ci si può fermare nella piazzetta del Municipio dove sorgono la Chiesa Parrocchiale dell’Assunta con la sua facciata barocca e il castello medievale affacciato sulla Valle del Tanaro.
Si prosegue per Verduno e si attraversa La Morra per arrivare a Barolo, il piccolo borgo bandiera arancione del Touring Club sede del Museo del Vino (WiMu) e del Museo dei Cavatappi. Due stop particolarmente graditi dagli amanti delle degustazioni e dei sapori forti.
Da Barolo si prosegue poi verso Castiglione Falletto e si torna verso La Morra. Da qui si scende verso Grinzane Cavour con il suo castello un tempo dimora del Conte Camillo Benso di Cavour e oggi sito Unesco oltre che sede dell’Enoteca regionale Piemontese.
Dal Castello si affronta la salita per Diano d’Alba, altra fermata d’obbligo per il famoso Dolcetto e per la vista che si gode sulla Langa. Dopo essersi riempiti gli occhi del panorama si riscende verso Alba.
Aspettando di vedere le nostre campionesse al Giro Rosa Iccrea, possiamo riscaldarci percorrendo i 71 Km che separano Novi Ligure e Castellania, arrivo della prima tappa.
La passeggiata inizia dal Museo dei Campionissimi di Novi Ligure dove si respira la storia del grande ciclismo e il mito di Coppi e Girardengo. Da qui si attraversano i Colli Tortonesi, praticamente un museo a cielo aperto con le sue salite, le sue discese e le eccellenze del territorio: pesche, ciliegie, fragole, formaggi e i vini Barbera e Timorasso.
Con gli occhi pieni di colori si arriva a Castellania, borgo natale di Fausto e Serse Coppi. Qui c’è la Casa museo, aperta al pubblico su appuntamento, e il Mausoleo dedicato all’Airone del ciclismo italiano.
Proseguendo si arriva ad Alessandria dove ha sede il Museo AcdB che racconta la storia della prima bici arrivata in Italia nel 1867.
Partendo da Biella si va verso Tollegno, si costeggia la riva destra del torrente Cervo e si percorre la salita della omonima Valle. Dopo aver passato Andorno, località rinomata per la lavorazione del liquore alla ciliegia, si arriva a Sagliano Micca, partenza della terza tappa del Giro Rosa Iccrea (domenica 7 luglio).
Si prosegue per Campiglia Cervo e Rosazza dove vale la pena ammirare il Castello con la torre guelfa e la Casa Museo dedicata alla civiltà montanara. Usciti da Rosazza inizia la salita che porta al Santuario di San Giovanni e a Oropa. La salita è impegnativa: sono 9 Km con pendenza media del 7,3% che aumenta fino al 24% negli ultimi 300 metri.
Il Monte di Oropa è patrimonio Unesco dal 2003 e insieme al Santuario è considerato il più importante luogo di culto mariano dell’arco alpino. Da qui si scende a valle per 13 Km di tornanti con tratti al 13%. È una delle salite rimaste legate al nome di Pantani che proprio qui fece una delle sue straordinarie rimonte.
Si prosegue poi per Biella Piazzo, la parte più antica della cittadina e dopo averla attraversata su arriva di nuovo a Biella, il punto di partenza.
È uno degli itinerari classici per chi vuole esplorare la fascia che unisce la Bassa Val Susa e le Valli di Lanzo. Sono 77 Km in tutto con 960 metri di dislivello ed è un percorso piuttosto impegnativo per i cicloamatori. Il premio di tanta fatica, però, è la meravigliosa vista che si gode pedalando nel Parco Naturale di Colle del Lys. Un panorama che va dalla pianura a nord di Torino a quella del Cuneese fino alle Alpi Marittime.
Chi vuole restare a Torino e vivere la città in maniera alternativa può approfittare del tour tra le Residenze Reali. Il tour guidato viene fatto con le biciclette a pedalata assistita lungo le piste ciclabili della città attraverso i luoghi più iconici e quelli meno conosciuti della prima capitale d’Italia. Per un tratto si pedala lungo il Po per un totale di 14 Km circa.
Tra i luoghi toccati dal percorso segnaliamo i Musei Reali, Palazzo Madama, Palazzo Carignano, Castello Valentino, Villa della Regina, Pizza Vittorio Veneto, la Mole Antonelliana e i Giardini reali.